"Vi spiego perché Prime è il presente e il futuro dell’industria". Cristian Mattioli racconta il software made in System Ceramics.

Quando parliamo di industria 4.0, si pensa ad una rivoluzione digitale che sta interessando il mondo industriale in maniera trasversale. Sembrerebbe un vero cambio di paradigma, cosa ne pensi?
 

Certamente, non credo di esagerare se dico che si tratta di una rivoluzione di pensiero. Una modalità differente con la quale approcciarsi ad un contesto. L’industria 4.0 ti permette di poter misurare una realtà oggettiva, ti fornisce tanti strumenti per comprendere meglio quello che un fenomeno rappresenta (macchina, tempo, funzionamento). Cambia un po’ il punto di vista con cui si affrontano determinati processi: grazie al 4.0 possiamo finalmente vedere tante cose, tanti piccoli dettagli che prima ci erano oscuri o non venivano addirittura presi in considerazione, ma semplicemente perché non ce n’era la possibilità.

La chiave di tutto è il dato e il saperlo utilizzare: il dato abilita la conoscenza, sulla base della quale è possibile costruire poi in maniera accurata e comprensibile la propria filosofia di produzione.

Qual è secondo te lo stato dell’arte della digitalizzazione nel settore ceramico?
 

Indubbiamente negli ultimi anni i player del settore ceramico stanno mostrando sempre più interesse nel 4.0. Credo sia dovuto alla consapevolezza maturata sulla straordinaria potenzialità offerta: avere a disposizione un prodotto digitale che ti consente di vedere il tuo stesso impianto con altri occhi, con una visione data-driven è vista certamente come una spinta alla crescita, una naturale evoluzione del processo produttivo. Allo stesso tempo, l’imprenditore oggi sa che affidarsi al digitale è la strada giusta da percorrere per non rimanere indietro e per cogliere le opportunità di un settore che si evolve velocemente e che non lascia spazio ad alcun tipo di rallentamento.

Cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi anni? Come pensi possa evolvere l’industria ceramica in futuro?
 

Il digitale è in continuo fermento, non si ferma mai e ha delle potenzialità impossibili da immaginare. Quello che avverrà, comporterà il miglioramento del processo decisionale a tutti i livelli. Mi spiego meglio. Quello che ci porta a decidere è un processo molto complesso in quanto le variabili in gioco sono tantissime; per poter decidere ci basiamo su una commistione di elementi, dati, sensazioni, esperienze, il nostro stato fisico ed emozionale, più un tocco di magia. Ed è proprio in quel momento che l’approccio digitale può fare la differenza.

Pensate se le decisioni venissero formalizzate ed attuate attraverso un’interfaccia evoluta in grado di classificarle in funzione degli effetti sulla produzione: quel punto saremo in grado di ottenere uno storico delle nostre decisioni che diventerà espressione di come decidiamo e ancora di più base per algoritmi che evolveranno nel tempo e che rappresenteranno la nostra essenza decisionale.

Raccontaci un po’ del tuo team. Quante e quali professionalità lavorano nel team Prime? Come vi rapportate agli altri reparti R&D di System Ceramics?
 

Siamo un team di 20 persone, nato nel 2016 con l’idea di creare un software eccezionale per la gestione di interi stabilimenti. Siamo partiti in 5 e cresciuti esponenzialmente anno dopo anno, con il crescente interesse che il mercato ha avuto nei confronti del nostro lavoro. Abbiamo adottato fin da subito una metodologia agile per gestire tutti i nostri processi.

Quando parliamo ai nostri clienti dell’importanza della digitalizzazione lo facciamo con cognizione di causa in quanto quotidianamente il modello digitale lo applichiamo su noi stessi. Il nostro mantra è “Tracciare, Comprendere, Automatizzare” in un’ottica di miglioramento continuo. All’interno del Team l’informazione deve essere pubblica, facilmente accessibile e condivisa per poter favorire una responsabilità end-to-end di ognuno di noi. Quando qualcosa non funziona tutti sentiamo l’urgenza di sistemarla, quando individuiamo uno speco tutti vogliamo eliminarlo, quanto abbiamo un successo tutti ne beneficiamo.

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Sono molto orgoglioso del Team in quanto la passione per quello che facciamo è evidente, si vede nelle relazioni e nel nostro prodotto e quando sono i clienti a dircelo assume un valore straordinario. Le professionalità presenti nel team sono diverse, ma tutte provenienti dall’ambito informatico con un denominatore comune: cura verso i dati. Tutte le persone che lavorano sul prodotto Prime, in piena sinergia con tutti i reparti aziendali, hanno lo stesso obiettivo, ossia quello di portare la digitalizzazione del processo di produzione ad un livello sempre più approfondito. Non ci poniamo alcun limite.

Qual è l’impatto che Prime può avere nella quotidianità produttiva di un’azienda ceramica? In altre parole, migliore è il processo, migliore è il prodotto: come Prime può migliorare la qualità del prodotto ceramico?
 

Prime applica una modalità operativa comune su tutte le macchine della produzione.
Faccio alcuni esempi: Prime normalizza come si attiva un ordine, come si cambia una ricetta o un parametro oppure come si attiva un workflow di svuotamento. In più risulta essere una fonte infinita di dati puntuali e precisi che vengono collezionati durante l’intera fase di produzione. Si tiene traccia quindi di ogni singolo aspetto relativo ad ogni singola superficie prodotta. Questo aiuta a valutare, in tempo reale e in maniera completa, una serie di fattori chiave che influenzano inevitabilmente la qualità del prodotto ceramico mettendo in evidenza le relazioni fra le variabili di processo. Si pensi, ad esempio, all’importanza di avere un feedback immediato sulla qualità: ogni macchina è connessa a Prime e invia in tempo reale tutti i dati sull’andamento della produzione, evidenziando eventuali difetti riscontrati sulle superfici, problematiche sulla decorazione o sulla struttura e così via.

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Grazie a Prime è possibile estrarre i dati da ogni macchina, aggregarli e confrontarli con lo storico, facilitando di conseguenza ogni decisione utile ad apportare migliorie concrete in tutte le fasi di produzione. Nel giro di pochissimo tempo eventuali problematiche di produzione possono essere corrette, con enormi benefici al business.

Quanto conta l’elemento umano nell’ecosistema Prime? Prime è uno strumento esclusivamente per tecnici, o può essere utilizzato da tutte le professionalità in azienda?
 

L’elemento umano è e sarà sempre fondamentale, anche quando si parla di industria 4.0 e di digitalizzazione. È vero che l’uomo ha bisogno del supporto dell’intelligenza artificiale, ma è altresì vero il contrario; senza l’uomo l’intelligenza artificiale non potrà mai crescere perché è proprio grazie agli input che arrivano dalla mente umana che le macchine potranno svolgere in autonomia il proprio dovere.

Il 4.0 è un abilitatore di conoscenza, un facilitatore della lettura dei dati che permette all’uomo di dedicarsi ad altri aspetti non meno importanti dei processi di produzione: esistono, infatti, numerose attività che non possono essere efficaci e rese possibili attraverso degli algoritmi. Si pensi alla creatività o all’intuizione, ad esempio, aspetti insiti nel pensiero umano.

Inoltre, Prime è uno strumento a misura d’uomo, creato proprio per essere utilizzato in maniera trasversale da tutte le figure all’interno dell’azienda, non solo di professione tecnica. L’interfaccia è user-friendly, con una grafica 3D accattivante ed intuitiva, semplice da utilizzare e immediata. Attraverso Prime è possibile tanto cambiare un singolo parametro della macchina dal punto di vista tecnico, quanto prendere decisioni legate al business come il controllo dei costi, le attività di pricing o le strategie di produzione. Questo è fondamentale per il management aziendale.

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Che ruolo ha il feedback che ricevete dai clienti e come viene utilizzato nel team?
 

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È fondamentale. Abbiamo implementato il sistema informativo Prime Service Desk che è a tutti gli effetti il punto centrale della comunicazione fra noi ed i nostri clienti. Grazie a PSD i nostri clienti possono segnalarci anomalie, avanzare richieste, proporre proattivamente miglioramenti, definire priorità e condividere lo stato delle nostre applicazioni. È un beneficio di una comunicazione consistente tracciata e di facile utilizzo, che aiuta tutti noi e anche il cliente stesso. Ovviamente organizziamo ciclicamente anche incontri diretti con i nostri clienti per ricevere i loro feedback e ascoltare le loro necessità, in modo da capire come possiamo migliorare Prime.

Il nostro obiettivo è sempre quello di soddisfare il cliente e allo stesso tempo stimolare la sua curiosità per supportarlo in ogni fase di digitalizzazione della produzione.


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